Acido ialuronico: un alleato estetico e non solo

Il sorriso è una componente vitale delle persone.

Al giorno d’oggi, le esigenze estetiche possono sorpassare quelle funzionali.
La richiesta della perfezione sta aumentando di giorno in giorno e gli standard stanno diventando sempre più alti.
La nostra società sottolinea l’importanza dell’apparenza e associa il concetto di successo e benessere con quello di bellezza. 

Lo scopo dell’odontoiatria moderna è quello di ottenere i migliori risultati possibili con la minima invasione dei tessuti, pertanto dando al paziente un sorriso che risulti esteticamente predicibile e di lunga durata senza danneggiare l’integrità del cavo orale.

 La terapia parodontale si sta orientando sempre di più verso il miglioramento dei tessuti, utilizzando tecniche innovative e poco invasive.
Molti pazienti si presentano in studio con la necessità di sostenere una terapia parodontale chirurgica e/o non chirurgica, tralasciando le reali necessità funzionali ma con il desiderio di ottenere un sorriso bello. 

Acido ialuronico e igienista dentale

Per questo, un supporto alle nostre terapie è quello dell’utilizzo dell’acido ialuronico, sia durante la pratica clinica che come supporto domiciliare.

L’acido ialuronico (AI) presenta proprietà (fisiochimiche e biologiche) uniche che lo rendono utile nel trattamento del processo infiammatorio e nel trattamento delle malattie parodontali.
Presenta proprietà viscoelastiche che posso rallentare la penetrazione di virus e batteri, quindi la permettono un migliore esito clinico. 

L’AI ha un’effetto batteriostatico nei confronti dell’ A.A e Prevotella Intermedia, un effetto antinfiammatorio dovuto all’attivazione di prostaglandine, metalloproteinasi, un’effetto antiedema correlato all’attività osmotica, un effetto antiossidante in quanto può regolare la risposta infiammatoria quindi capace di stabilizzare la matrice del tessuto di granulazione.
 Induce anche la produzione di citochine proinfiammatorie mediante fibroblasti, cheratinociti, cementoblasti e osteoblasti che stimolano la sintesi di esso da parte delle cellule endoteliali. 

Acido ialuronico e trattamento parodontale

L’uso dell’AI nel trattamento della malattia parodontale si basa sull’ipotesi che esso interferisca nell’iniziazione e lo sviluppo della malattia, e sull’aumento della guarigione delle ferite a causa della sua attività antimicrobica precedentemente dimostrata e della capacità antinfiammatoria, nonché al suo effetto pro-angiogenetico e l’osteoinduttivo.

L’utilizzo di tale molecola può essere un ottimo supporto, utilizzata sia sotto forma di applicazioni in infiltrazioni di gel al termine della pratica clinica, che come supporto per l’igiene orale domiciliare.

Numerosi studi dimostrano che il trattamento della malattia parodontale (chirurgica e non chirurgica) con il supporto dell’AI permette una migliore prognosi, in quando l’uso di agenti chemioterapici offre una migliore strategia di trattamento.

La guarigione della ferita parodontale va incontro a una serie di eventi biologici: infiammazione, formazione di tessuti di granulazione, formazione di epitelio e rimodellamento dei tessuti; che iniziano con l’attrazione di cellule infiammatorie e materiale estraneo.
Questi eventi portano  alla formazione di una nuova matrice extracellulare.

L’AI ha numerosi ruoli nelle fasi iniziali infiammatorie come la fornitura di un quadro strutturale attraverso l’interazione con il coagulo di fibrina, che modula l’infiltrazione infiammatoria della cellula dell’ospite nel sito infiammato favorendo la migrazione e l’adesione di leucociti polimorfonucleari e dei macrofagi al sito; e la fagocitosi e l’uccisione di microbi invasivi.
Tali eventi contrastano la colonizzazione e la proliferazione di batteri patogeni. Durante la fase di granulazione, promuove la proliferazione cellulare e l’organizzazione dei tessuti di granulazione.  

L’acido ialuronico accelera la rigenerazione ossea mediante proliferazione e successiva differenziazione delle cellule mesenchimali.

Infiltrazione genigivale di acido ialuronico

L’infiltrazione gengivale di gel di acido ialuronico è una procedura non nociva con effetti non permanenti, ma al contempo incrementa il volume tissutale a livello papillare.

Uno studio istopatologico, da me condotto, ha dimostrato la permanenza delle molecole di acido ialuronico all’interno della matrice cellulare per un minimo di 4 mesi, in quanto l’architettura gengivale risulta perfettamente mantenuta.

In tale studio è stata effettuata un’iniezione di circa 0,2 ml di acido ialuronico reticolato nella papilla, e successivamente sottoposto a prelievo bioptico della zona interessata rispettivamente a T0, T1, T2, T3 al fine di eseguire un’analisi istologica.

T0: momento dell’iniezione, si osserva l’acido ialuronico interstiziale tra le fibre del collagene della gengiva in assenza di infiammazione.

T1: a un mese di distanza dell’iniezione, si osserva l’acido ialuronico in piccoli depositi tondeggianti.

T2- T3:  rispettivamente a distanza di due e tre mesi dall’iniezione.

In entrambi i tempi i frammenti tissutali è stata osservata una condizione assimilabile. L’epitelio ha mostrato iperplasia con acantosi irregolare, con piccoli vasi allungati perpendicolari all’epitelio, associati a fibre collagene parallele.

L’infiltrazione di gel come coadiuvante della terapia parodontale chirurgica e /o meccanica ha un effetto positivo, seppur moderato, e appare generalmente sicura in quando non sono stati osservati effetti negativi nell’applicazione; e ci permette di andare incontro alle esigenze estetiche dei nostri pazienti. 

Ben sappiamo che durante un trattamento parodontale è fondamentale il supporto domiciliare da parte del paziente quindi un corretto controllo del biofilm batterico (superficiale e interprossimale) e l’utilizzo di una terapia topica a base di collutori e gel da utilizzare due volte al giorno per 7 – 10 giorni dopo la pratica clinica.

Il controllo della placca basato sui collutori e gel CHX + HA + ADS porta un controllo ottimale della placca e alla qualità della guarigione gengivale precoce insieme a una colorazione limitata dei denti e della lingua, che spesso la clorexidina riporta su le superfici. Inoltre è stato dimostrato che l’applicazione di gel con AI possa essere usato con successo per migliorare gli indici clinici parodontali.

Dott.ssa Bianca Messina – Igienista dentale

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Dott.ssa Messina Bianca Maria laureata in Igiene dentale con Lode presso l’università La Sapienza di Roma, nel 2017. Ho iniziato a lavorare da subito come libera professionista presso alcuni studi dentistici di Roma. Nel 2018 ho conseguito il Master di I livello in Tecnologie avanzate dell’Igiene orale presso l’università La Sapienza di Roma. Dal 2019 svolgo la libera professione nel territorio di Catania e provincia.