Igiene orale e salute sistemica: come la prevenzione domiciliare riduce il rischio cardiometabolico

La bocca come specchio del corpo

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha messo in luce con sempre maggiore forza il legame tra salute orale e salute sistemica.
Una revisione sistematica pubblicata nel International Journal of Environmental Research and Public Health (Church et al., 2024) ha analizzato 55 studi internazionali per valutare l’impatto delle pratiche di igiene orale sul rischio e sulla mortalità da malattie cardiometaboliche: malattie cardiovascolari (CVD), diabete di tipo 2 (T2DM) e insufficienza renale cronica (CKD).

I risultati? Parlano chiaro: spazzolare i denti con regolarità e prendersi cura del biofilm orale significa anche proteggere cuore, vasi e metabolismo.

I numeri della revisione

La revisione di Church e colleghi ha incluso studi condotti su centinaia di migliaia di adulti in Europa, Asia, America e Medio Oriente, con età media compresa tra 40 e 70 anni.
Le pratiche analizzate comprendevano frequenza di spazzolamento, uso del filo o scovolino, utilizzo di collutori e dentifrici fluorati.

Ecco i principali risultati:

  • Spazzolarsi i denti almeno due volte al giorno riduce il rischio di sviluppare ipertensione e diabete fino al 50% (HR 0.54, p < 0.001).
  • Nei soggetti con patologie cardiovascolari, la regolare igiene orale è associata a una riduzione della mortalità fino al 75% (HR 0.25, p = 0.03).
  • L’utilizzo di strumenti interdentali è correlato a minori eventi cardiovascolari e a migliori parametri metabolici.
  • Al contrario, l’uso eccessivo di collutori (>2 volte/die) risulta associato a un aumento dell’85% del rischio di ipertensione e del 55% del rischio di diabete.
    La causa potrebbe essere la distruzione dei batteri orali nitrato-riducenti, fondamentali nella regolazione della pressione arteriosa. 

Ma di quali collutori parliamo? In realtà lo studio citato in questa revisione non parla di una specifica tipologia di collutorio. Sarebbe curioso indagare meglio! 

Il meccanismo: infiammazione e batteriemia

Il filo conduttore tra malattia parodontale e patologie cardiometaboliche è l’infiammazione sistemica.
Il biofilm batterico se non rimosso per 24–48 ore innesca una risposta immunitaria locale che può diventare cronica.
Il risultato è una vasodilatazione e una possibile translocazione batterica nel circolo sanguigno, con conseguente risposta infiammatoria sistemica che coinvolge cuore, pancreas e reni.

La parodontite, quindi, non è solo una patologia orale: è un’infiammazione cronica a basso grado che può influire su processi aterosclerotici, sulla resistenza insulinica e sulla funzione renale.

Cosa significa per l’Igienista Dentale

Questo studio rafforza una convinzione già diffusa nella comunità professionale: l’igienista dentale è una figura chiave nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili.

Nella pratica quotidiana, ciò si traduce in alcuni punti chiave:

1. Educazione del paziente

Ogni seduta di igiene orale è un’occasione per sensibilizzare il paziente sul legame tra salute orale e benessere sistemico.
Spiegare che “lavarsi i denti tre volte al giorno può ridurre il rischio di infarto o diabete” trasforma un gesto quotidiano in un atto di prevenzione medica.

2. Personalizzazione dei protocolli domiciliari

  • Promuovere una frequenza di spazzolamento di almeno due volte al giorno, preferibilmente dopo i pasti principali.
  • Consigliare presidi interdentali personalizzati per il paziente in base all’anatomia e ai fattori di rischio.
  • Valutare criticamente l’utilizzo di collutori antisettici, limitandolo a indicazioni specifiche o periodi controllati.
  • Monitorare e rinforzare la motivazione all’igiene domiciliare durante i richiami periodici.

3. Collaborazione interdisciplinare

Il paziente con diabete, ipertensione o cardiopatia dovrebbe essere gestito in sinergia con il team medico.
La comunicazione tra igienista, odontoiatra, cardiologo e diabetologo è un tassello essenziale di un approccio “one health”, in cui la salute orale diventa parte integrante del piano di prevenzione globale.

Una prevenzione semplice ma potente

Uno dei messaggi più forti emersi dalla revisione è la semplicità dell’intervento:
non servono terapie complesse o costose, ma costanza e consapevolezza.

Potremmo dire che “La prevenzione cardiometabolica inizia anche dallo spazzolino”.
Piccoli gesti quotidiani, se mantenuti nel tempo, possono avere un impatto enorme sulla salute generale.

Conclusioni

La revisione di Church et al. (2024) dimostra che una corretta igiene orale non è solo una questione estetica o di benessere locale, ma un vero fattore protettivo sistemico.

Per gli igienisti dentali, significa assumere un ruolo sempre più centrale nel promuovere salute e longevità attraverso la prevenzione.

Bibliografia

Church L., Franks K., Medara N., Curkovic K., Singh B., Mehta J., Bhatti R., King S.
Impact of Oral Hygiene Practices in Reducing Cardiometabolic Risk, Incidence, and Mortality: A Systematic Review.
Int. J. Environ. Res. Public Health 2024; 21(10):1319.
DOI: 10.3390/ijerph21101319