La salute della bocca non è solo relativa ai denti, ma include anche gengive, mucose e lingua. Per questo motivo è importante occuparsi della bocca del neonato anche quando i denti non sono ancora erotti.
Nei primi mesi di vita il bimbo non è in grado di afferrare saldamente gli oggetti o muoversi in autonomia e per conoscere ciò che lo circonda usa la sua bocca. Grazie a questo organo, ancora in evoluzione certo, ma molto più sensibile delle altre parti del corpo del neonato, in quanto è il più innervato, il piccolo può scoprire la forma, la consistenza, la temperatura e il gusto delle cose. È importante lasciare che il bambino porti alla bocca giochi e oggetti per aumentare la sua consapevolezza riguardo a ciò che vede e tocca, ma è anche fondamentale per il corretto sviluppo dei muscoli orali e dell’utilizzo della lingua. Dunque bisogna sapere come mantenere in salute questo organo così essenziale.
Un recentissimo studio scientifico afferma che i primi 1000 giorni, che vanno dal concepimento al secondo anno di vita del bambino, influenzeranno la salute del suo cavo orale per tutto il resto della vita. Inoltre è il periodo in cui vengono gettate le basi della salute in generale, per la quale la bocca è veramente da considerarsi un organo centrale, dato che nell’ultimo decennio è stata dimostrata una stretta correlazione tra molte patologie sistemiche e la salute del cavo orale.
Quale genitore non si occuperebbe di questo organo necessario per la crescita e lo sviluppo fisico e cognitivo del bimbo da un lato e fondamentale per la salute dell’intero organismo dall’altro?
Purtroppo manca tanta informazione e il più delle volte i genitori non pensano alla gestione del cavo orale del neonato (sommersi già dai tanti cambiamenti della nuova situazione), poiché non gli viene detto e né pediatri né ostetriche e ginecologi si interessano a questo aspetto.
Inoltre durante la gravidanza la donna mette in secondo piano visite e controlli soprattutto dal dentista e igienista dentale e per questo riceve ancora meno informazioni per la salute della sua bocca e un domani di quella del bimbo.
La bocca del neonato: le buone abitudini
Sembrerà banale, ma se un bambino impara fin da piccolo questa buona abitudine, sarà più facile che la mantenga per il resto della vita, a differenza che venga imparata, o il più delle volte imposta, in età scolare.
Innanzitutto si apprende osservando la mamma e il papà che quotidianamente usano spazzolino e dentifricio, poi questo osservare diventa un fare per imitazione come fosse un gioco e poi diventa un qualcosa che fa parte della routine quotidiana. Crescendo poi all’atto pratico si aggiungono anche le informazioni e le motivazioni per le quali è importante lavarsi i denti ogni giorno.
Iniziare dalle prime settimane di vita del bambino aiuta l’instaurarsi di questa routine, poiché il neonato è abituato fin da subito a queste manovre e al controllo della bocca e non sarà un evento traumatico sentire le dita in bocca quando spunteranno i primi dentini o se ci saranno episodi di mughetto o infezione gengivale. Per lui sarà un gesto normale.
La bocca del neonato: ecco alcune indicazioni utili
- Usare una garzina sterile o un guantino apposito inumidito con acqua e passare delicatamente le mucose del neonato dopo la poppata. Questa manovra aiuta a rimuovere placca e batteri che sono già presenti e aiuta a prevenire infezioni e proliferazione batterica.
- Utilizzare un ciuccio anatomico e cambiarlo in base alla crescita del neonato, poiché il ciuccio dei primi mesi non potrà andare bene per i sei mesi dove la bocca si è modificata ed ampliata
Evitare di mettere in bocca ciuccio o cucchiaio prima di darlo al neonato. Questo comporterebbe la trasmissione di batteri presenti nella bocca della madre in una bocca ancora fragile dove non ci sarebbero le difese necessarie per evitare la loro proliferazione.
Non mettere zucchero o miele sul ciuccio. È una pessima abitudine che da un lato abitua il bimbo ad avere questa sostanza e non accetterebbe più un ciuccio non dolce e dall’altro apporterebbe molti zuccheri inutili per l’alimentazione del piccolo, ma potenzialmente dannosi per la sua salute.
Quando arrivano i primi dentini utilizzare uno spazzolino con setole ultra morbide e testina piccola. Lasciare spazio al bimbo per giocare e provare ad usare la spazzolino oltre alle manovre di detersione eseguite dall’adulto.
Quando inizieranno ad esserci più di due dentini introdurre un dentifricio fluorato (con 1000ppm di fluoro come indicato dalle linee guida ministeriali) in quantità minima (sporcare leggermente le setole). Quando ci saranno tutti i dentini (attorno ai 24 mesi) usare la quantità “rice size” ossia di un chicco di riso.
Non lasciare che il bimbo si addormenti con il biberon in bocca. Questo andrà ad aumentare il rischio di carie precoci anche sui denti che stanno erompendo e ad alterare il corretto sviluppo anatomico della bocca.
Succhietto, tipologia e quantità di dentifricio e spazzolino vanno cambiati in base all’età del piccolo e al suo sviluppo anatomico.
Purtroppo gli studi scientifici evidenziano scarsa informazione da parte non solo di ginecologi, ostetriche e pediatri, ma anche dello stesso professionista del cavo orale dentista o igienista dentale che sia.
Fa parte della nostra professione informare ed educare e tutti noi igienisti dentali dovremmo dedicare qualche minuto della seduta di igiene orale professionale per parlare con il/la paziente e se questi hanno un neonato o un bambino a casa sarebbe anche importante dare loro qualche consiglio pratico e utile.
Basta veramente poco. Informarsi e informare per garantire la salute orale e sistemica e prima ci si occupa della propria bocca meglio è per garantirne il benessere.
Dottoressa Linda Invernizzi – Igienista Dentale
Laureata in Igiene Dentale nel 2018 presso l’Università Milano-Bicocca, ha svolto il tirocinio all’Ospedale San Gerardo di Monza. Lavora da tre anni e mezzo e lo trova ogni giorno più stimolante. Per lei è fondamentale creare un rapporto di fiducia con i pazienti, per educarli alle corrette manovre di igiene orale e a mantenere così la loro salute orale e sistemica. Parlare in modo chiaro e semplice è la chiave per entrare in empatia con loro e poter comunicare liberamente.
Sempre attenta alle pubblicazioni scientifiche perché crede che essere aggiornati sia fondamentale per svolgere al meglio il lavoro di igienista dentale, al fine di fornire informazioni fondate ai pazienti e poter di conseguenza migliorare.
Occuparsi delle donne in gravidanza è molto importante per il loro benessere e quello dei loro figli. La salute è in primis una buona abitudine e prima si inizia meglio è.
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