OLI ESSENZIALI: un po' di storia
Iniziamo a parlare degli oli con un pò di storia:
Fin dagli antichi Egizi i profumi naturali venivano utilizzati durante le funzioni religiose per celebrare i defunti. Gli incensi derivati da mirra, cannella, mimosa e menta erano gli oli di più comune impiego. Per rendere l’idea di quanto queste sostanze fossero considerate importanti dagli Egizi è noto che vi dedicarono anche una divinità: Nefertem, che proteggeva i defunti nell’aldilà. Ai tempi l’estrazione degli oli non avveniva a mezzo della distillazione, ma le erbe venivano o bruciate per liberarne l’odore o infuse in olio.
Il processo di distillazione prese origine in Persia nel 1000 d.C, il fisico Avicenna identificò la chimica dei profumi su base non oleosa, rendendo così famosi i Persiani per la loro acqua di rose. Con l’avvento del Rinascimento gli oli essenziali divennero parte integrante della medicina, anche se in Occidente l’utilizzo dei profumi era vietato dalla chiesa perché ritenuto profano e troppo sfarzoso. Tra il XVIII e il XIX secolo l’uso di oli essenziali e profumi divenne simbolo di ricchezza e nobiltà, le persone che potevano permetterselo portavano con se cofanetti chiamati “necessaire de voyage” per avere a portata di mano sempre fialette e preparati a base di oli essenziali. Nel XX secolo la chimica e le molecole di sintesi presero il posto degli oli essenziali. Nel 1937 il chimico Renè Maurice Gattefossè pubblico un libro intitolato: “Aromatherapie: Les huiles essentielles, hormones vègètales”, coniando ex novo la parola che tutti associano agli oli essenziali: Aromaterapia. Jean Valnet proseguì gli studi di Gattefosse testando le proprietà antisettiche e antinfettive di svariati oli e pubblicando nel 1964 “Aromatherapie”. Da questo momento l’utilizzo degli oli essenziali non si ridusse solo all’uso aromaterapico ma coinvolse anche il campo farmacologico e cosmetico.
Come si estraggono gli oli essenziali?
Attualmente l’estrazione degli oli essenziali avviene con 4 tecniche diverse:
- Spremitura: per le scorze degli agrumi;
- Distillazione in corrente a vapore: per le parti della pianta più tenaci come corteccia, legni, resine, foglie;
- Estrazione con uso di solventi: usata per materie prime pregiate e molto delicate come gelsomino e rosa;
- L’enfleurage: per petali e fiori
A cosa servono gli oli essenziali in natura?
Gli oli essenziali vengono utilizzati dalla pianta stessa per specifiche funzioni: attrattiva nei confronti degli impollinatori, protezione nei confronti di muffe, batteri e funghi, difesa contro i parassiti, allelopatica ( funzione in grado, una volta rilasciata nel terreno, di inibire la crescita di piante concorrenti e competitrici), cicatrizzanti nei confronti dei tessuti lesionati.
Ogni olio essenziale è composto da centinaia di composti chimici che ne determinano le caratteristiche e le specifiche proprietà di utilizzo. Le componenti comuni a tutti gli oli sono: terpeni, acidi, fenoli, alcoli, aldeidi, chetoni, esteri, lattoni e cumarine, eteri, ossidi. I fenoli, gli alcoli e gli aldeidi sono i componenti con più attività antimicrobica.
Quali sono le vie di somministrazione degli oli essenziali?
Via interna, suffumigi, inalazioni, cosmesi, bagni aromatici, bagni parziali, massaggi e frizioni ed evaporazione negli ambienti. Nel nostro caso specifico gli oli si potranno utilizzare come collutori home made, toccature e negli ambienti lavorativi in diffusione.
Aromaterapia e oli essenziali
L’olfatto è il senso deputato alla percezione degli odori. Attraverso l’olfatto possiamo vivere vere e proprie emozioni e rivivere ricordi sia piacevoli che spiacevoli. L’organo olfattivo è composto da 10 milioni di neuroni dell’epitelio che si distribuiscono su un area di circa 5 cm quadrati e, tramite un prolungamento cellulare dotato di decine di ciglia, raggiungono direttamente la superficie della mucosa. Si tratta di veri e propri neuroni che ricevono stimoli e producono potenziali d’azione. (1)
La mucosa olfattiva è situata nel tetto delle cavità nasali. Centinaia di cellule sensoriali prendono contatto con una sola cellula nervosa. Un odore viene riconosciuto solo quando tutte le cellule sensoriali vicine scaricano contemporaneamente. Partendo dal bulbo olfattivo gli stimoli raggiungono tramite il 1^ nervo cranico le regioni encefaliche più profonde, ippocampo e ipotalamo, ma anche le porzioni del sistema limbico. Da qui la stretta correlazione tra odori ed emozioni, poiché il cervello limbico controlla le pulsioni primitive, l’attività sensoriale, motoria e riflessa.
L’ambiente odontoiatrico, così come gli ambienti medici in generale, sono considerati tra i luoghi che provocano più stress in assoluto. L’odore dello studio odontoiatrico per molte persone potrebbe riportare a brutte esperienze e aumentare la possibilità di avere paura e diventare poco collaborativi durante la seduta.
L’utilizzo dell’aromaterapia potrebbe aiutare ad alleviare tensioni iniziali e far rilassare i nostri pazienti.
Gli oli essenziali di cui parleremo in questo articolo sono oli scelti per le loro qualità rilassanti adatte ad uno studio odontoiatrico. Con una visione sempre rivolta al rimedio naturale ma cercando di avere un riscontro scientifico a nostro favore.
I profumi seguono un piramide olfattiva composta da nota di testa, di cuore e di fondo. (2)
Le note di testa: sono le prime ad essere percepite e sono le più volatili durano una 15 di minuti. Ad esempio le note agrumate fanno parte di questo gruppo.
Le note di cuore: perdurano di più di solito anche una paio di ore, sono note floreali e fruttate.
Le note di fondo: sono quelle che perdurano di più anche 24 h e sono ad esempio le note legnose, speziate, ambrate, muschiate.
Nella scelta quindi di un olio essenziale singolo o composto dobbiamo tenere conto che la persistenza nell’ambiente sarà diversa a seconda di cosa scegliamo.
OLIO ESSENZIALE DI LAVANDA
L’olio essenziale di Lavanda (OEL), è sicuramente l’olio più studiato per il rilassamento. Approvato anche dall’EMA come fitoterapico per alleviare stress e ansia. Uno studio del 2017 di Lopez e coll.(3) si dimostra la presenza a livello del sistema nervoso centrale di recettori specifici su cui l’OEL agirebbe riducendo lo stato di ansia e depressione. Secondo gli Autori (3) l’OEL possiede affinità per il recettore NMDA, ovvero il recettore dell’N-metil-D-aspartato, che è sia un recettore dell’acido glutamminico che un recettore ionotropico presente sulla membrana cellulare nervosa. Nello stesso Studio, inoltre, lavanda e linaiolo ( componente alcolico dell’OEL) sono stati in grado anche di legare il trasportatore della serotonina (SERT). Si può quindi asserire che l’olio essenziale di lavanda può esercitare proprietà farmacologiche modulando il recettore NMDA, il SERT.
In letteratura ritroviamo studi recenti che trattano la riduzione dell’ansia negli ambulatori odontoiatrici con l’utilizzo dell’OEL tramite diverse vie di inalazione (4,6). Due studi (5,7) dimostrano l’effetto benefico che può avere anche sui bambini, andando a ridurre il cortisolo nel post intervento nei soggetti trattati rispetto a quelli appartenenti al gruppo controllo. Anche per gli adulti (8) l’inalazione di questo olio essenziale favorisce la riduzione dello stress e aumenta la compliance pre e post operatoria.
Uno studio condotto nel 2018 (9) su pazienti in chemioterapia ha mostrato come l’OEL utilizzato nel pre e post infusione del farmaco abbia migliorato la percezione dei pazienti e abbia anche influito sulla loro qualità del sonno, aiutandoli a superare meglio le terapie.
Gli studi a nostra disposizione sono ancora pochi e anche le review sistematiche mettono in luce numerosi bias negli studi sperimentali presenti, che devono essere migliorati. Tutti gli articoli concordano con l’affermare che l’OEL sia facile da utilizzare, non abbia controindicazioni a livello inalatorio e sia un rimedio efficace nel ridurre l’ansia.
Ma l’olio essenziale di lavanda non è utile solo per i nostri pazienti ma anche per noi operatori sanitari. Zamanifas e coll. (10) hanno studiato in un ospedale in Iran come l’utilizzo della musicoterapia abbinata all’utilizzo dell’olio essenziale di lavanda e camomilla, aiuta gli infermieri a ridurre lo stress lavorativo e ad affrontare la giornata in modo più proficuo. Quindi l’utilizzo dell’aromaterapia nel nostro studio può diventare fondamentale sia per noi operatori che per i pazienti stessi.
OLIO ESSENZIALE DI ARANCIO DOLCE
Un’altro olio che può essere utilizzato per l’aromaterapia nello studio odontoiatrico sicuramente è l’olio essenziale di arancio dolce ( citrus sinensis ) o neroli ( citrus aurantium ) . Questi oli contengono prevalentemente al loro interno idrocarburi, mono e sesquiterpeni, linalolo, geraniolo, limonene, esteri, cumarine. L’OEA dolce è stato studiato su umano e su modello animale per le sue capacità sedative sul sistema nervoso. L’inalazione dell’OEA dolce per 90 secondi (11) ha indotto una diminuzione della concentrazione di ossiemoglobina nella corteccia prefrontale destra , la quale produsse un’effetto di rilassamento e sensazione di benessere nei soggetti testati. In modelli animali l’OEA dolce(12) ha prodotto attività ansiolitica e diminuzione dello stress.
Uno studio condotto nel 2000 (14) su pazienti di sesso femminile in ambienti odontoiatrici ha riscontrato come, la diffusione negli ambienti dell’arancio dolce, ha ridotto molto lo stato di ansia pre operatoria rispetto ai casi-controllo. Anche il Neroli ha proprietà sedative e calmanti dimostrate in ambienti clinici ospedalieri nel ridurre l’ansia pre operatoria. La sua inalazione (15) produrrebbe una diminuzione del battito cardiaco e una sensazione di rilassamento. Un mix di oli essenziali di Neroli, lavanda, ylang-ylang e maggiorana (16) è in grado di diminuire la pressione diastolica e sistolica e la concentrazione salivare di cortisolo nei soggetti ipertesi.
Siccome non a tutte le persone piace l’olio essenziale di lavanda, l’arancio può essere una valida alternativa.
OLIO ESSENZIALE DI BERGAMOTTO
L’olio essenziale di Bergamotto ( citrus bergamia ) contiene al suo interni linalolo, terpeni, alcol, bergamottina, bergaptene, linalile, furocumarine. Le sue principali proprietà solo analgesiche, antisettiche, antibatteriche, cicatrizzanti (17). In aromaterapia uno studio del 2015 (18) sui ratti mostrò la sua capacità sedativa sul sistema nervoso. L’odore gradevole e rinfrescante del bergamotto ha ridotto i sintomi dell’ansia indotta da stress e ridotto al minimo i disturbi depressivi legati al comportamento dei ratti stressati cronicamente. Uno studio del 2011 (19) su ratti ha dimostrato come l’oe di bergamotto sia assimilabile all’uso di diazepam ( benzodiazepine ) attenuando l’attività ipotalamo – ipofisi – surrene riducendo la risposta del corticosterone allo stress acuto indotto. Lo studio pilota del 2017 (20) ha utilizzato l’olio essenziale di bergamotto in diffusione per 15 minuti nelle sale d’attesa di un centro di cure della salute mentale, dimostrando che l’olio aumenta la capacità del paziente di provare sentimenti positivi e ridurre l’agitazione e la rabbia. Il bergamotto è stato testato (21) anche nei casi di depressione post partum, demenza senile e nel trattamento del dolore neurale con buoni risultati e senza controindicazioni specifiche.
OLIO ESSENZIALE DI CAMOMILLA
L’olio essenziale di camomilla ( matriarca camomilla ) contiene esteri, azulene, fitosteroli, camazulene, sesquiterpeni, artemolo, resine. Utilizzata per le sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti. Uno studio del 2020 (22) ne provò l’efficacia testandola in una comunità durante le ore notturne per 30 giorni. Il mix di olio essenziale di camomilla e lavanda risultò efficace nel ridurre depressione, stress e ansia nel gruppo controllo rispetto al gruppo studio.
Un’altro studio (23) molto recente (2021) ha esaminato la funzione rilassante dell’olio essenziale di camomilla nelle donne che avevano subito un parto cesareo, analizzando la possibilità della riduzione del dolore post intervento grazie all’inalazione dell’olio. Grazie alla camomilla le donne testate fecero meno utilizzo di analgesici rispetto al gruppo controllo e provarono meno dolore secondo la scala VAS. L’olio essenziale di camomilla quindi potrebbe rientrare in una delle alternative valide per lo studio odontoiatrico.
ALTRI OLI ESSENZIALI
Altri oli che possiamo utilizzare ma di cui abbiamo meno studi scientifici a riguardo sono:
- L’olio essenziale di Limone (24) utilizzato nell’alleviare le nausee nelle donne incinte potrebbe venirci in aiuto sui pazienti paurosi con riflesso del vomito molto accentuato da far inalare pre seduta.
- Oli essenziali balsamici combinati come Eucalipto, Abete, Pino, Timo, Tea tree che aiutano a respirare meglio e ad avere un ambiente molto accogliente e fresco.
- L’olio essenziale di menta aiuta a concentrarsi e a mantenere alta l’attenzione sia nel lavoro che nello studio. Studiato (25) in vitro a livello neuronale, con capacità di regolazione del calcio e di legame del recettore GABAnicotinico.
- Gli oli essenziali di Ylang Ylang e Vaniglia, molto dolci e floreali, aiutano nel rilassamento e combinati con altri oli più agrumati o amari, addolciscono il profumo e lo rendono più piacevole e duraturo nel tempo.
Come abbiamo visto, l’aromaterapia può davvero entrare a far parte della nostra pratica quotidiana con risvolti positivi sia per il paziente che che per noi professionisti. Consiglio di utilizzare dei diffusori ad ultrasuoni, che non scaldano l’olio e ne mantengono le proprietà. Scegliete sempre materie prime di altissima qualità, gli oli essenziali devono essere puri e certificati. I buoni e veri oli hanno costi anche molto elevati, dipende dal tipo di pianta estratta e dalla lavorazione che ci può essere della materia prima.
Una curiosità per capire il costo degli oli essenziali puri: l’olio essenziale di melissa è tra gli oli più rilassanti che esistono in commercio, ma per estrarre 5 ml di olio essenziale servono più di 400 kg di foglie, ciò implica che il costo di produzione è davvero elavato. Infatti può arrivare a costare anche più di 35 euro a ml di prodotto. Questo significa che se in commercio trovate oli essenziali di melissa a pochi euro non sono puri ma probabilmente diluiti con altro.
Gli oli essenziale in aromaterapia diffusionale non hanno particolari controindicazioni se non possibili allergie correlate alla singola persona. Il mio consiglio è di iniziare a sperimentare dagli oli descritti e provare nel tempo ad abbinarli per trovare la vostra combinazione!
Buon viaggio emozionale attraverso questi fantastici oli!
Dott.ssa Gaia Magliano – Igienista Dentale
BIBLIOGRAFIA
1- http://www.tanzariello.it/index.php/naso/fisiologia-naso
2 – https://www.erbariotoscano.it/la-piramide-olfattiva-dei-profumi-note-di-testa-cuore-e-fondo/
3 – López V, Nielsen B, Solas M, Ramírez MJ, Jäger AK. Exploring Pharmacological Mechanisms of Lavender (Lavandula angustifolia) Essential Oil on Central Nervous System Targets. Front Pharmacol. 2017 May 19;8:280. doi: 10.3389/fphar.2017.00280. PMID: 28579958; PMCID: PMC5437114.
4 – Karan NB. Influence of lavender oil inhalation on vital signs and anxiety: A randomized clinical trial. Physiol Behav. 2019 Nov 1;211:112676. doi: 10.1016/j.physbeh.2019.112676. Epub 2019 Sep 7. PMID: 31505191.
5 – Arslan I, Aydinoglu S, Karan NB. Can lavender oil inhalation help to overcome dental anxiety and pain in children? A randomized clinical trial. Eur J Pediatr. 2020 Jun;179(6):985-992. doi: 10.1007/s00431-020-03595-7. Epub 2020 Feb 6. PMID: 32030454.
6 – Cai H, Xi P, Zhong L, Chen J, Liang X. Efficacy of aromatherapy on dental anxiety: A systematic review of randomised and quasi-randomised controlled trials. Oral Dis. 2021 May;27(4):829-847. doi: 10.1111/odi.13346. Epub 2020 May 26. PMID: 32267044.
7 – Ghaderi F, Solhjou N. The effects of lavender aromatherapy on stress and pain perception in children during dental treatment: A randomized clinical trial. Complement Ther Clin Pract. 2020 Aug;40:101182. doi: 10.1016/j.ctcp.2020.101182. Epub 2020 Apr 28. PMID: 32891272.
8 – Donelli D, Antonelli M, Bellinazzi C, Gensini GF, Firenzuoli F. Effects of lavender on anxiety: A systematic review and meta-analysis. Phytomedicine. 2019 Dec;65:153099. doi: 10.1016/j.phymed.2019.153099. Epub 2019 Sep 26. PMID: 31655395.
9 – Ozkaraman A, Dügüm Ö, Özen Yılmaz H, Usta Yesilbalkan Ö. Aromatherapy: The Effect of Lavender on Anxiety and Sleep Quality in Patients Treated With Chemotherapy. Clin J Oncol Nurs. 2018 Apr 1;22(2):203-210. doi: 10.1188/18.CJON.203-210. PMID: 29547610.
10 – Zamanifar S, Bagheri-Saveh MI, Nezakati A, Mohammadi R, Seidi J. The Effect of Music Therapy and Aromatherapy with Chamomile-Lavender Essential Oil on the Anxiety of Clinical Nurses: A Randomized and Double-Blind Clinical Trial. J Med Life. 2020 Jan-Mar;13(1):87-93. doi: 10.25122/jml-2019-0105. PMID: 32341707; PMCID: PMC7175441.
11 – Igarashi M., Ikei H., Song C., Miyazaki Y. Effects of olfactory stimulation with rose and orange oil on prefrontal cortex activity. Complement. Ther. Med. 2014;22:1027–1031. doi: 10.1016/j.ctim.2014.09.003.
12 – Faturi C.B., Leite J.R., Alves P.B., Canton A.C., Teixeira-Silva F. Anxiolytic-like effect of sweet orange aroma in Wistar rats. Prog. Neuro-Psychopharmacol. Biol. Psychiatry. 2010;34:605–609. doi: 10.1016/j.pnpbp.2010.02.020
13 – Goes T.C., Antunes F.D., Alves P.B., Teixeira-Silva F. Effect of sweet orange aroma on experimental anxiety in humans. J. Altern. Complement. Med. 2012;18:798–804. doi: 10.1089/acm.2011.0551
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15 – Akhlaghi M., Shabanian G., Rafieian-Kopaei M., Parvin N., Saadat M., Akhlaghi M. Citrus aurantium blossom and preoperative anxiety. Rev. Bras. Anestesiol. 2011;61:702–712. doi: 10.1016/S0034-7094(11)70079-4
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21 – Scuteri D, Rombolà L, Morrone LA, Bagetta G, Sakurada S, Sakurada T, Tonin P, Corasaniti MT. Neuropharmacology of the Neuropsychiatric Symptoms of Dementia and Role of Pain: Essential Oil of Bergamot as a Novel Therapeutic Approach. Int J Mol Sci. 2019 Jul 6;20(13):3327. doi: 10.3390/ijms20133327. PMID: 31284573; PMCID: PMC6651821.
22- -Ebrahimi H, Mardani A, Basirinezhad MH, Hamidzadeh A, Eskandari F. The effects of Lavender and Chamomile essential oil inhalation aromatherapy on depression, anxiety and stress in older community-dwelling people: A randomized controlled trial. Explore (NY). 2021 Jan 9:S1550-8307(21)00001-X. doi: 10.1016/j.explore.2020.12.012. Epub ahead of print. PMID: 33454232.
23 – Zardosht R, Basiri A, Sahebkar A, Emami SA. Effect of Chamomile Oil on Cesarean Section Pain in Primiparous Women: A Randomized Clinical Trial. Curr Rev Clin Exp Pharmacol. 2021;16(4):369-374. doi: 10.2174/1574884715666200331133157. PMID: 32228427.
24 – Yavari Kia P., Safajou F., Shahnazi M., Nazemiyeh H. The effect of lemon inhalation aromatherapy on nausea and vomiting of pregnancy: A double-blinded, randomized, controlled clinical trial. Iran. Red Crescent Med. J. 2014;16 doi: 10.5812/ircmj.14360.
25 – Kennedy D, Okello E, Chazot P, Howes MJ, Ohiomokhare S, Jackson P, Haskell-Ramsay C, Khan J, Forster J, Wightman E. Volatile Terpenes and Brain Function: Investigation of the Cognitive and Mood Effects of Mentha × Piperita L. Essential Oil with In Vitro Properties Relevant to Central Nervous System Function. Nutrients. 2018 Aug 7;10(8):1029. doi: 10.3390/nu10081029. PMID: 30087294; PMCID: PMC6116079.
26 – Oli essenziali gli aromi della salute e della bellezza, Stefania Del Principe e Luigi Mondo, Edizioni Demetra
27 – Integratori naturali in odontoiatria e igiene orale, Stefano Sarri, Edizioni Ariesdue